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IL BAMBINO E LA STELLA MARINA - racconto illustrato e narrato in video -

Ti racconto una bella storia che anche tu puoi mettere in pratica

In questo mondo kamikaze dove impera arroganza, aggressività e violenza, c’è un estremo bisogno di rieducarci e rieducare bambini ed adolescenti ai veri sentimenti di amore, rispetto, condivisione, perdono e tolleranza se si vuole davvero cambiare qualcosa!

IN FONDO AL POST TROVI IL VIDEO

IL BAMBINO E LA STELLA MARINA

liberamente tratto da un racconto anonimo inglese - adattamento di Angela Teresa Lopez

illustrazioni di Carlo Salomoni

musica di Tiziano Malagutti

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Una mattina, una terribile tempesta si abbatté sul mare; raffiche di vento gelido trafiggevano l’acqua e la sollevavano in altissime ed impetuose onde che si abbattevano sulla spiaggia come giganteschi colpi di martello.

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Anche il fondo marino, fu sconvolto da questa tempesta e le piccole creature marine, i crostacei ed i piccoli molluschi che lo abitavano, furono scaraventati con violenza fuori dall’acqua a decine di metri dalla riva del mare.

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Quando la tempesta passò, rapida come era arrivata, anche l’acqua del mare si placò ritirandosi ma, la spiaggia ora, si era trasformata in una immensa distesa di fango, sulla quale, se pur nell’agonia, migliaia e migliaia di stelle marine tentavano, come potevano, di sopravvivere; erano talmente tante che la spiaggia sembrava essersi colorata di rosa.

Questo fenomeno, richiamò molta gente da tutte le parti della costa; arrivarono anche troupe televisive per filmare quello strano fenomeno della spiaggia rosa ma, al tempo stesso, le stelle marine allo stremo delle loro forze stavano morendo.

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Tra tutta quella gente, tenuto per mano dal suo papà, c’era un bambino che fissava con gli occhi pieni di tristezza ed amore le piccole stelle di mare poi, all’improvviso alzò il suo sguardo incredulo ed interrogativo: sembrava proprio domandarsi il perché, tutte quelle persone, stessero a guardare quella tragica situazione, senza che nessuna di loro facesse niente.

In un batter di ciglia, il bambino lasciò la mano del suo papà, si tolse le scarpe, le calze e corse sulla spiaggia: si chinò, raccolse con le sue piccole mani tre piccole stelle di mare e, correndo, le portò nell’acqua poi, tornò indietro, ne prese altre tre e le portò, sempre correndo nell’acqua del mare e così fece per tante e tante altre volte fino a quando, dalla balaustra di cemento che delimitava la spiaggia, un uomo lo chiamò.

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“Ehi…! Ragazzino, ma che stai facendo?!”

“ Ributto in mare le stelle marine prima del ritorno dell’alta marea, altrimenti muoiono tutte sulla spiaggia!” Gli rispose ad alta voce il bambino senza smettere di correre.

“ Ma ci sono migliaia di stelle marine su questa spiaggia ed altrettante su centinaia di altre spiagge lungo la costa, non puoi certo salvarle tutte…sono troppe!” – Gli gridò l’uomo – “ Non puoi da solo cambiare le cose!” Concluse l’uomo scuotendo il capo.

Il bambino sorrise e, senza farsi scoraggiare da ciò che quell’uomo gli aveva detto, si chinò a raccogliere un’altra stella di mare e, gettandola in acqua gli rispose “ Per questa stella di mare…le cose, le ho cambiate!”.

Di fronte all’innocente ma saggia e profonda risposta di quel bambino e, vergognandosi anche un po’, l’uomo rimase un attimo in silenzio poi, si chinò, si tolse le scarpe e le calze, scese in spiaggia e cominciò a raccogliere stelle marine ed a buttarle in acqua; un istante dopo, anche due ragazze scesero in spiaggia così, ora erano in quattro a buttare stelle marine in acqua.

L’energia di questi buoni sentimenti, come per magia, pervase il cuore delle persone di tutte le altre spiagge lungo la costa e qualche minuto dopo erano in cinquanta, cento, duecento, migliaia di persone che riportavano le stelle di mare nell’acqua e prima dell’alta marea, tutte le stelle marine salvate, ritornarono a vivere sul fondo del mare.

“ Per cambiare il mondo, basterebbe che qualcuno, anche piccolo, avesse il coraggio di incominciare a fare “.

Angela Teresa Lopez

illustrazioni di Carlo Salomoni

musica di Tiziano Malagutti GUARDA IL VIDEO

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